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Di guardia

Castelluccio di Norcia è uno spettacolo della natura, i fotografi lo sanno bene, il paesaggio è unico e magico, ma i padroni di diritto del luogo sono loro, i cani pastore, che con saggia abilità fanno sempre il loro dovere…nonostante “presenze invadenti”.

Castelluccio di Norcia is a spectacle of nature photographers are well aware, the landscape is unique and magical, but the owners of the law of the place they are, shepherd dogs, who with wise skill are always their duty despite … ” intrusive presence. “

4 Commenti

  1. romina
    5 gennaio 2013 at 10:31 · Rispondi

    Immagine rilassante e rassicurante… Il cane pastore ha la situazione sotto controllo, porlo così in primo piano gli da senza dubbio una maggiore fierezza e regalità … Non ha bisogno di vedere le sue protette per sapere che è tutto in ordine…. Gli basta l’istinto…
    Gli animali non hanno subito, nel corso del tempo alcun tipo di evoluzione, la loro vita e’ ancora basata da semplici elementi… Odore e istinto… L’uomo invece evolvendosi ha dimenticato in parte gli ” istinti primordiali” ma giornate e posti come questo per fortuna ce li fanno riscoprire in tutta la loro bellezza… Dovremmo farlo più spesso sopratutto con i ns figli… Ne hanno e ne abbiamo bisogno… Grazie per lo spunto di riflessione….

    • Gianluca
      5 gennaio 2013 at 15:15 · Rispondi

      Grazie a te per aver condiviso questa tua riflessione.

  2. Teofilo
    5 gennaio 2013 at 22:05 · Rispondi

    L’immagine è distribuita su tre piani.
    Al primo ‘il buon pastore’.
    Al secondo ‘il gregge’.
    Al terzo ‘la montagna-madre’.
    Il volto del cane, nella parte sinistra mostra il suo aspetto docile; nella parte destra quello combattivo.
    Se ti avvicinavi un paio di centimetri in più ti staccava l’obiettivo con un morso…..
    Come cantavano i King Crimson nella ballata ‘Night Watch’: Shine, shine, the light of good works shine…..

    • Gianluca
      6 gennaio 2013 at 08:37 · Rispondi

      Probabilmente il custode del gregge mi ha considerato più una pecorella che una minaccia…per fortuna…a miglior ragione questa “luce delle buone opere” brilla ancor di più…grazie Teofilo.

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